Il tedesco Heiko Queitsch ha salito le famose vie Fight Gravity (di Kurt Albert) e Chasin the Trane (di John Bachar) nel Frankenjura, senza l’utilizzo degli spit ma con protezioni naturali.

Greenpoint? Va bene redpoint, va bene anche pinkpoint (con le protezioni già piazzate). Ma greenpoint? Ah sì, salire una via sportiva senza gli spit, ma con protezioni tradizionali tipo nuts e friends! Quello che può sembrare a primo impatto un po’ contro senso è in realtà un movimento in crescita, non soltanto ai massimi livelli come ci aveva mostrato Arnaud Petit con la sua salita di Black Bean a Ceuse, ma un po’ ovunque e a tutti i livelli. Ad onore di cronaca non è neanche un gioco nuovo, si fa da quando è stato inventato lo spit, ma quello che forse è da tenere conto è che oggi sono sempre di più le vie sportive che sono salite “clean” e sempre di più le persone che lo praticano.

Le ultime a catturare la nostra attenzione sono le storiche Fight Gravity (7b) di Kurt Albert e Chasin the Trane (7c) di John Bacher del 1981. Entrambe queste vie hanno segnato un passo importante nel movimento globale della rotpunkt. E da quest’anno sono state salite grünpunkt, ovvero greenpoint, da Heiko Queitsch.

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